Thursday, January 18, 2007

La mia mamma

Mia madre è bionda, pelle di porcellana bianca e occhi grigio ghiaccio. Che a guardare me, geneticamente Calimero, sembra piuttosto improbabile io spartisca alcun cromosoma con lei. Ma in realtà ci assomigliamo. Lei sembra un’attrice francese, dotata di una inquietante rigidità alquanto morbosa. La classica faccia da killer. Guanto di pelle nella borsetta e rossetto vermiglio sulle labbra.
La mia mamma guida sempre e solo in seconda. Sa bene che ci sono altre marce, ma dice che lei tanto va piano. Un giorno, sono sicuro, la vedremo decollare come sopra un elicottero. La mia mamma è un’ottima cuoca, peccato però che le abbiano diagnosticato il diabete qualche anno fa, e mò sticazzi che cucina cose golose e succulente come una volta. Presenta alla famiglia piatti rigorosamente ipocalorici. Anche a Natale i dolci li vediamo solo se guardiamo la Clerici in tivvù.
Mia mamma ha messo al mondo tre figli, e li ha visti andare via di casa, uno dopo l’altro, e seguire ognuno la propria strada. Ora dice di sentirsi un po’sola. Ma di nascosto secondo me tira un sospiro di sollievo e gioca la parte della chioccia senza più ragion d’essere.
Mia mamma fumava fino agli anni ottanta. Qualche sigaretta alla sera. Ha ripreso superata la metà dei novanta. Spipacchiava di nascosto, chiusa nel suo bagno. Aveva paura che mio padre si imbufalisse, cosa che poi effettivamente accadde. Io allora avevo sedici anni o giù di lì. Lei ha saputo solo dopo qualche anno che anche io lo facevo, seduto per terra nel terrazzo della mansarda. A pensarci ora, avremmo potuto avere un’occasione di complicità, che invece ci è mancata.
In quegli anni le dissi di essere gay e lei rispose una cosa simile al: “ E che credi, che non lo sappia?”. Oggi nega di aver detto una cosa del genere. Come fosse possibile che un adolescente dimentichi il momento del suo coming out. Eccerto!
Mia mamma adora riferirsi a sé stessa in terza persona. Un po’ come il papa. La mamma ti ha detto, la mamma ti ha fatto, su coraggio dillo alla mamma, accompagna mamma qua, fai a mamma questo favore etc etc. Da qualche mese esiste la versione: Nonna. La struttura è comunque la stessa.
Vedo mia madre tre, al massimo quattro volte l’anno. Lei non viene quasi mai a trovarmi: dice di avere paura di quel che può trovare in casa mia! Io la sfotto ma sappiamo tutt’e due che esiste un famoso scatolone, che viene prontamente deposto in cantina ogni qual volta lei atterri a Bologna.
Capisce sempre qual è il mio umore. E intuisce al volo quando mi innamoro. La frase è sempre la stessa:
- Dì la verità a mamma: c’è qualcuno per lo mezzo?
Non mi riesce di negare più di due, al massimo tre volte.
Quando due anni fa ho lasciato il mio ragazzo, e la mia convivenza si è mestamente arenata, mio fratello mi ha confessato di averla vista piangere. E adesso?- si domandava!
Quando le ho confessato il reale motivo del perché avessi deciso di concludere la mia relazione, lei, senza fare una piega, ha allontanato il ciuffo biondo dagli occhi, e senza guardarmi ha chiosato così:
- Ma non mi dire… sembrava tanto un bravo ragazzo… che razza di stronzetto!
Non ne abbiamo mai più parlato.
I miei fratelli sostengono che, più io cresca, più io stia diventando come lei. E la cosa onestamente mi fa paura.
Lei, mentre mi portava in grembo, sognava di partorire una bambina, e di chiamarla Emilia. Io in emilia alla fine ci sono andato a vivere, e direi che non è l’unico aspetto verso il quale ho cercato di accontentarla. Ma ho il dubbio che lei non sia tanto entusiasta quanto me di tutto ciò!
Beh, peccato!

4 comments:

Limbozero said...

Anche mia mamma vive lontano da dove sto io (1200km) e non e' mai venuta una volta a trovarmi.A differenza di tua mamma, non dice per quello che immagina di trovare, ossia il caos, ma secondo me per l'imabarazzo di vedermi condividere lo stesso letto con un uomo. Quello che mi fa specie e' che quando vado giu' a trovarla con il mio compagno, lei ci preparara lo stesso letto per due su cui dormiremo.
Ma questa e' una mia impressione, perche' non gliel'ho mai chiesto sinceramente.A differenza del venirci a trovare quando vuole.
Non so come interpretare questa cosa, ma aver letto di tua madre riporta a galla questa situazione che vivo. Come al solito e' affascinante il modo in cui scrivi della tua.

Anonymous said...

Ah, la mamma... La mia non viene perché 'non c'è né pani né dinai' (né pane né soldi, in italiano), e non saprò mai quanto è vero. O meglio, una parte di me non vuole saperlo. Ma va bene così, in fondo l'emigrazione di un figlio è cosa difficile per un genitore. Io sto qui, lei lì, e vissero felici e contenti.

Anonymous said...

io ho una sorella che vive a milano, regolarmente coniugata, ottimo lavoro, molto denaro e visibilità, ma la mia mamma non è mai andata a trovarla, non ha mai visto il suo appartamento sui navigli così stiloso, perchè dice che è lontano (da Ferrara..?) e lei non ha tanto tempo. Come vedete i motivi per aver paura di sbirciare davvero nell'intimità dei propri figli sono tanti, e vanno al di là del timore per quello che si può trovare nel cassetto del bagno.

Limbozero said...

certo non amerei una situazione inversa.Ossia una madre sempre invadente, che vuol piantarsi a casa mia tutto il tempo ecc.. Ne esistono, per esempio le tipiche suocere :)
Pero' una via di mezzo non guasterebbe.