Thursday, February 15, 2007

Quietly Medea.

Dimmi che resisteremo. Dimmi che questa notte potrebbe essere lunga abbastanza. Il piumone ci si arriccia sulle gambe. Ho visto quello sbaffo di cacao sulle tue labbra. Dove hai messo l’ultima fetta di torta?
Mi dispiace per le cose dette. E non parlo solo dei dubbi. Ma anche per tutte quelle cose che profumano di certezze. Devo smettere di contare le volte in cui infrangi le mie regole. Tu hai le tue.
Il gioco, il nostro.
La mia Medea intercostale si è seduta al buio della sua tana, a destra del mio cuore. Si è arresa alla quiete della scorsa notte. Le mie scarpe sono ancora sporche per le battaglie varcate. Ricordo ancora il rumore di una porta che sbatte, mentre corro giù per le scale, mentre scavalco le belle speranze di un amore ammaccato. Quel momento è così lontano da noi oramai. Tu ancora non esistevi, ma Medea resiste da allora. Medea si è sempre agitata nel suo cerchio di passi e sospetto.
Dammi l’amore disordinato, senza tempi da rispettare, senza premure da manuale.
E io lo prenderò, così com’è. Lo vorrò migliore forse ogni tanto. Magari ancora qualche volta ti farò il muso, e tu mi farai il verso, strappandomi una risata contro la mia volontà. Farai finta di non ascoltarmi. Ma non sentirti in difetto se crederai che non basti. Non ti ho mai detto che è più di quanto potessi sperare.
Ho le mie ferite. Le hai viste e ti sei preoccupato. Se non hai fatto nessun passo indietro, è perché hai avuto coraggio. Sono ancora in grado di riconoscerlo.
Perché siamo un casino. Sia io che te. Perché ci siamo incontrati, e questo ha un senso.
Non tutto deve essere perfetto; mi basta solo che sia nostro.


Senti che fuori piove… senti che bel rumore.

Monday, February 05, 2007

Ogni mia cosa


Ogni mia cosa adesso è per te.
Perchè mi fai più gola di un panino di McDonald. (con sesamo e lattughina anche)
Perchè se ti mordo, sei felice che io sia così ingordo.
Perchè se ti stuzzico, tu diventi alquanto buzzico.
Perchè se ti bacio, pensi che io sia anche macho. (questa poi!)
Perchè se ti vengo a trovare, tu a casa non mi vuoi più accompagnare.
( che mi tocca prendere l'autobus...).
Perchè quando facciamo l'amore, lo facciamo per delle ore!
Perchè la mia musica tu non la puoi sentire, ma fai ugualmente finta di gradire.
Perchè non so cucinare, e qualunque sbobba, col sorriso, ti tocca mangiare.
Perchè di me non ti vergogni, anche se ne dico di ogni.
Perchè fai sempre il gesto di voler sparecchiare, anche se i piatti alla fine non li vuoi mai lavare.
(oh per dire... mai manco una volta, neppure per sbaglio!)
Perchè mi hai regalato un anello, uno vero, che si mette al dito e non sul pis...
Perchè mi baci sempre alla mattina anche se il mio fiato sa di cantina.
Perchè dai i voti ai miei rutti, anche se rispetto ai tuoi sono sempre più brutti.
Perchè mi abbracci forte, anche se hai le braccine corte.
Perchè non mi dai mai retta...
perchè sei la mia POLPETTA!!!

Perchè sei come pura vita che mi è venuta incontro di corsa,
e innamorarmi di te è stato inevitabile, come un singhiozzo.
... e fanculo la rima!