Tuesday, March 20, 2007

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Sei.
Era caldo. E avevo una birra fra le mani. Un bicchiere di cartone che scivolava tra i palmi di mano, umidi. Sei mesi che sei qui, tra le mie cose.
In questo frattempo, i bambini di prima elementare hanno imparato a leggere, a scrivere e far di conto. Questo tempo li ha alfabetizzati, consegnando loro la possibilità di un futuro; glielo promette. Questo frattempo ha educato anche noi, a un tipo di alfabeto diverso, obliquo rispetto al solito ABC. Non penso sia poco. È tempo che è corso veloce su di noi, ma che a me è rimasto dentro. Ora che ci sei, non mi è mai sembrato scontato che mi stessi accanto, che mi sopportassi, e che allentassi il giogo delle tue resistenze, lasciandoti andare a me.
I miei occhi su di te hanno imparato a essere diversi; e a volte diversi sul mondo intero, proprio attraverso te. E per questo non ho parole che suonino più forte di un grazie.

Sei ancora la mia risata più bella.