La pioggia è sparita, sciolta in aria che punge la pelle. Il mio tempo non conosce la noia. In un giorno che nasce strano e che sai che placato e prevedibile non sarà. Non resisterà fino alla fine, così come lo vedi. Nelle mie mani c’è l’ambizione di una storia da raccontare, quand’anche non bastassero mille e uno tentativi. In tutta la mia vita, o almeno in quella che ricordo, mi sono perso spesso. Mi sono negato a me stesso, e per sentimenti temporanei, accecanti. Oggi no, oggi è diverso. Non mi sono mai conosciuto così bene. Oggi mi godo il lusso di non saper più mentirmi, pur sapendomi ingannare benissimo.
Ho un uomo accanto che vedo per come è, senza invenzioni, senza idealistiche proiezioni. Accetto i limiti delle mie capacità, e rendo approssimativo il controllo di me, nel dubbio di quel che succederà.
Questo è il mio bellissimo oblio di liberà.
“Forse la sua caratteristica più rilevante era la sua capacità di camminare sereno in questa città di pietre grigie e mattoni gialli, dove il vento che soffiava poteva ridurre a spilli i cuori delle persone”
M.Cunningham, da “Una casa alla fine del mondo”
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